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Saldi invernali 2026 a rischio: quando iniziano davvero, scatta l’allarme

Donna che fa shopping con buste di acquisti

Saldi invernali 2026, quando iniziano davvero: tra pre-saldi e sconti anticipati, Confesercenti lancia l’allarme.

Manco il tempo di mandare i messaggi di auguri per il nuovo anno, che milioni di italiani sono già pronti a lanciarsi nello shopping scontato. I saldi invernali 2026 partiranno ufficialmente il 2 gennaio in Valle d’Aosta e il 3 gennaio nel resto d’Italia (con le consuete eccezioni di Trento e Bolzano), ma la verità è che molti hanno già approfittato delle offerte. E Confesercenti ora lancia l’allarme…

Scritta saldi sulla vetrina di un negozio

I saldi invernali 2026 iniziano prima: pre-saldi, offerte esclusive e clienti “selezionati”

Secondo le stime di Confesercenti, quasi 2 milioni di persone hanno già approfittato delle offerte partite a ridosso del 25 dicembre. Tra Black Friday, Natale, pre-saldi e ora i veri saldi, il calendario commerciale è diventato un continuo di sconti.

Ma a far discutere di più è la moda dei “saldi privati“, dei “winter pre-sale” e delle “exclusive sales“: ribassi riservati a clienti fidelizzati o iscritti online, spesso ben prima della data ufficiale.

Una strategia che, secondo l’associazione, si scontra con le normative regionali che vietano promozioni nei 30 o 45 giorni precedenti l’avvio dei saldi veri e propri. Il risultato? Una percezione degli sconti sempre più confusa, dove diventa difficile distinguere tra offerte vere e operazioni di marketing.

Confesercenti lancia l’allarme

Il valore stimato dei saldi invernali 2026 è altissimo: si parla di circa 6 miliardi di euro. Ma questo enorme giro d’affari rischia di essere diluito proprio da questa sovrapposizione continua di promozioni. E a farne le spese, secondo Confesercenti, sono soprattutto i negozi tradizionali, che si trovano costretti a rincorrere outlet e e-commerce pur di non perdere clienti e incassi.

Da qui l’appello forte e chiaro: serve riportare “trasparenza e concorrenza leale” nel sistema. I prezzi devono essere “chiari, verificabili e confrontabili“, specialmente online e nelle iniziative rivolte a target ristretti. Fondamentale, sottolinea l’associazione, anche il rispetto delle regole europee che impongono di indicare il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti allo sconto.

Il timore, insomma, è che i saldi perdano del tutto il loro significato originario: da grande evento commerciale dell’anno a semplice passaggio dentro un ciclo promozionale infinito. Per questo Confesercenti chiede una revisione completa delle norme sulle promozioni.

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ultimo aggiornamento: 29 Dicembre 2025 17:49

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